domenica 28 luglio 2024

Desta per il mio sogno


 Quando sto per deporre un sogno o il progetto di una vita, il mio sguardo corre fuori per non incontrarne altri e non lasciare che i pensieri vengano trafitti. Incrocio uno dei graffiti che imperversano sui muri del grigio scenario quotidiano.

Sogna ma non dormire

Chissà se pensavo di sognare, mentre in realtà dormivo, mi chiedo. Chissà dove si trova la formula perfetta di questa alchimia, per cui un sogno ti conduce alla tua realtà, disegnata apposta per te, sempre che tu la voglia. Sempre che tu voglia essere felice o provarci.

Mi scuoto dal sogno o dal sonno ed esco. Quella scritta mi segue e forse a lungo mi seguirà. È tempo che mi svegli, che io sia desta per il mio sogno.

mercoledì 24 luglio 2024

Grazie di prestarmi questo cielo


 Grazie di prestarmi questo cielo, questo respiro meravigliato appena sveglia, grazie di quel risveglio stesso e della pace della notte.

Il tuo infinito prestito, la mia limitata devozione: tutto si scioglie sulla tela del mattino.

Il Poco e il Tutto

 

Solo dalla signora Anna, mi scivola via la maschera e apro il cuore. I miei occhi non possono nascondere ciò che divampa dentro di me.

La barista più longeva d'Italia, nel paese da me tanto amato: scorrono i titoli, le immagini, le riprese, come anch'io nel mio mestiere ho fatto.

Ma lei è Anna. La mia dolce filosofa: a papà versava aperitivo e sguardo sul lago, a me anche sulla vita. Mi ricorda un po' la Nanda, che incontravo sempre nelle mie passeggiate in città. Nanda doveva aiutarmi a fare a maglia decentemente, cosa che avevo provato in tante occasioni, anche in collina con aiuto di autorevoli signore. Bocciata inesorabilmente, decisi che non era per me; allora Nanda mi confortava con immersioni nella vita.

Non era per me, la maglia? Ora non so se sia vero. 

Né mi importa. Ascolto Anna, che ha vissuto lo stesso mio dolore, confidato a lei soltanto, nel suo percorso di quasi cento anni e mi aiuta a vederne la ragionevolezza. Ascolto lei che si dice fortunata di questo lungo cammino, benedetta perché non ha mai provato gelosia o invidia di nessuno e credo che questo sia un elisir invincibile.

Mi sono sempre accontentata di poco e quel poco non mi è mai mancato.

Adesso siamo vicine, i nostri occhi sono azzurri ma i suoi splendono più dei miei. Non sono gelosa, sono grata. Lei mi prende per mano e mi conduce fuori, alla vita che mi aspetta. 

Gustando il Poco, per amore del Tutto.

venerdì 19 luglio 2024

Goccia di luce


 Dopo l'ennesima notte in cui il sonno si è messo a inseguire i pensieri, la luce del giorno si affaccia e si lascia catturare. Per un istante. 

Goccia di luce, riluttante a sciogliersi, sospesa sui turbamenti. La smania di controllo ci ha inaridito e lei, dolcemente ribelle, è un balsamo che si adagia come una carezza. Per un istante.

mercoledì 17 luglio 2024

Cosa farebbe una (Barbie) sveglia


Barbie sta affrontando con destrezza il Rocky Horror e Jesus Christ Superstar. Mio padre mica mi aveva ribattezzata "Sacro e profano" per niente. 

Grazie a una spettatrice più saggia di me, ne conosco ogni battuta. Così, anche oggi che il mondo andava alla rovescia, mi è venuto in mente questo quesito: che cosa farebbe una Barbie sveglia?

Io manco sono una Barbie, figurati. Ma l'interessante domanda resta, per un po'.

Perché a riacquisire lucidità in qualche modo riesco, però non davanti a tesi inoppugnabili, bensì davanti a a un "ti voglio bene" di un uomo speciale al quale mi aveva silenziosamente affidato mio padre prima di andare via.

Eccomi, sono (una Barbie) sveglia. O almeno ci provo.

domenica 14 luglio 2024

Le estati senza solitudine

 

Mi mancano le estati che si coloravano di libertà e di promesse di amicizia, a volte persino patti di sangue come in una canzone di Bon Jovi.

Sapevi che saresti corsa da loro, che sarebbero corsi da te, al primo balenare di tempesta e a volte anche solo per un abbraccio che rendeva meno soffocante il caldo, nel turbinio delle canzoni e dei giochi condivisi.

Estati in cui non conoscevi la solitudine, anche quando eri sola, perché sentivi che non lo saresti rimasta davvero mai. Non potevi telefonare, non avevi messaggi da inviare, né servivano, perché ci si diceva tutto in differenti modi.

Poi la vita corre via silenziosa, qualcuno va avanti e non hai fatto nemmeno in tempo a rivederlo; qualcuno si allontana, qualcuno forse non ti è mai stato vicino veramente. Volti sbiaditi oppure ormai estranei si sovrappongono nella cornice dei ricordi. Le estati senza solitudine si sono sciolte nella nebbia dell'indifferenza, in una tempesta in un bicchier d'acqua o si sono spente di noia.

Adesso che devi combattere ancora di più, in un mondo che riconosci nel suo gelo, adesso che in fondo l'estate non arriva mai, sogneresti solo un lampo di quelle estati senza solitudine, in cui non ti avrebbero mai fatto un graffio se non per gioco e poi piangendo con te; in cui saresti corsa da loro come hai fatto tante volte per asciugare le loro lacrime; in cui sarebbero corsi da te vedendo o meglio ancora prevedendo la tua sofferenza.

Ma questa è la stagione della vita più autentica, quella della consapevolezza. Le estati senza solitudine, un'illusione scivolata via.

mercoledì 10 luglio 2024

La nostra economia circolare


 Era un'estate pazzesca, seconda solo alla mitica dell'84. Stavo per girare il mondo, non delle isole, nella mia testa, ma voltandomi avvertivo la morsa nel cuore nel lasciarti. Mica eri da solo, però era senza me: quindi solo. Come accade a me di questi tempi.

Spesso mi soffermo sui biglietti con date differenti che ti lasciai, per raccontarti che non ero distante, e sulle risposte che meticolosamente tu mi scrivesti per consegnarmele al ritorno. Solo ora contemplo con un sorriso che scivola in emozione la busta.

Io ti scrissi: per papà, da aprire quando vuole.

Tu hai preso quella busta, come faccio io disperatamente quando non ne trovo in casa nonostante io ne acquisti piuttosto regolarmente, e con x e parole aggiunte l'hai aggiornata: per Marilena, da aprire quando rientri.

La nostra economia circolare, dipinta in una busta. Non lasciare che niente vada perduto, allora dove sono quei frammenti di cuore strappati bruscamente: li troverò in una busta, nascosta da qualche parte.

Il tempo solo per me

 

C'è un tempo solo per me, ritagliato minuziosamente, accolto con meraviglia, strappato a una tempesta o alle percosse del sole. Minuscolo e immenso, come il mio mitico stanzino in cui riponevo poster, rosari e riflessioni scarabocchiate, mischiati a vecchi giochi.

Quel tempo, dissimulato tra le presenze altrui, vicine e lontane, celato con un sorriso o uno sguardo assente o ancora con una briosa conversazione. Mi rintano sotto il vento e ammiro il cielo che passa, senza contare il tempo ma godendo del suo silenzio.

lunedì 8 luglio 2024

Uniti da un fulmine


 Una cicatrice netta, urlata sul nostro corpo e non solo. Ci hanno detto che eravamo finiti e in parte ci abbiamo creduto. 

Ma poi siamo diventati ancora più rigogliosi, castagno che non posso chiamare mio, come non avrei mai dovuto fare prima. Siamo due creature esposte allo sguardo del cielo e ai brividi della terra.

Uniti da un fulmine, ci siamo ribellati a quanto altri avevano scritto. Ma fa male, ancora, amico mio, eppure sento che anche questo ci renderà più uniti che mai.