giovedì 14 giugno 2012

Il fattore I (europei)


Da anni non mi divertivo così con gli azzurri e dimenticavo ogni rivalità tra squadre del campionato. Ora non mi accorgo quasi che c’è il mio capitan Futuro Danny De Rossi: lottano i miei ragazzi, tutti.

Ma il fattore I, quel gufare, quell’imbronciarsi, quel criticare perenne che ha stroncato molte potenzialità dell’Italia, brillano anche quando c’è di mezzo il calcio. E’ la nostra povertà assoluta, il vuoto pneumatico nell’apprezzare quanto di buono possiamo dare.

Poi stasera vedi un altro fattore I. L’Irlanda soccombe, i tifosi cantano: grandi cugini, solo gli scozzesi sanno comportarsi così. Perché sono popoli abituati a soffrire davvero e a gioire delle piccole cose.

Noi ci crediamo i padroni del mondo, ma non sappiamo esserlo. Pure nel calcio lo dimostriamo, mettendo subito il muso e flagellandoci. Stolti.

Dio mio, da anni non mi sentivo così in sintonia con la nazionale. Con ciascuno dei miei azzurri.

Non importa come finirà, ma come staremo al loro fianco. Il fattore I.

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