Il lago dipinto, attira il gatto che in fatto di colori non invidia nessuno. Allunga la zampetta, poi la ritrae. Troppe quelle bianche barchette. Snobba anche la mia mano che finge di porgergli qualcosa. Non sono scemo, mi dice con gli occhi. Prima di allontanarsi, uno sguardo alla sola cosa che lo attrae, la poltrona. Poi un sospiro e volta le spalle anche al lago.
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