Sfiorando le tue lettere, ho molto pensato ai tuoi gesti
d’amore. Che sono stati numerosi, e non catturabili in poche righe, né in un
libro intero.
Ho pensato alle notti in cui la tua mente – insonne o
immersa nel riposo – aveva sempre e solo uno spazio per me. Ai tuoi giorni di
attesa. Ai tuoi sguardi, che mi avvicinavano con pudore o apertamente.
Mille gesti d’amore affiorano, e so che compaiono ancora. Ma
tornando indietro, colgo il fiore più bello: tu non mi hai mentito. Al massimo
hai taciuto, per non farmi soffrire. Ma una menzogna dalle tue labbra per me
non è mai uscita. E solo così affronto la giornata, riponendo la fiducia in te
e in ciò che ancora fai, luce mia.
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