venerdì 9 agosto 2013

Il castello che mi segue

Sarà uno dei fili che mi legano alla Scozia, ma ho sempre raccolto le visioni e le storie di castelli. L'unico posto in cui ho preso le distanze da essi, guarda caso è proprio la terra scozzese dopo una sfacciata overdose.

Ma c'è un castello che ho nel cuore in modo speciale e spesso vado a trovare. E' un luogo incantato dai boschi e dal lago, un gioiello incastonato in un paese di pietra. Ferito, purtroppo, perché il tempo non guarda in faccia a nessuno.

Più volte all'anno sogno di diventare milionaria per prenderlo e ristrutturarlo. Un sogno che coltivo tenacemente, nonostante Arguta Paffuta continui a sibilarmi che non è sufficiente nemmeno vincere un milione da Gerry Scotti.

E zitta, lasciami sognare. Posso spiegare perché questo castello mi affascina più degli altri? Perché mi segue. Io cammino e tutto si sposta, come in un gioco magico e - se detestate questa saga, vi chiedo perdono preventivo - come nella dimora che ospita la scuola di Harry Potter. Solo che qui non esiste un incantesimo da manuale: io passeggio, lui si sposta, cambia, una pietra brilla e si muove rivelando un altro scorcio, spunta una torre che avevo ignorato o dimenticato, il campanile della chiesetta svetta e poi si ritrae.

Bambina ancora, giocherei all'infinito così.

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