Le scopro, silenziose, burbere, semplici, gentili senza smancerie.
Come quando dico: andate voi al posto mio a quell'evento supersociale? Mi sento chiedere: perché tu non ci vai?
Perché devo andare da un'altra parte, per un piccolo momento legato al mio libro.
E sento rispondere: allora, saremo al piccolo momento legato al tuo libro.
Io lo sospingo comunque verso l'evento. Perché la loro risposta è sufficiente, per sorprendermi e ringraziare il Signore.
Per la fortuna di avere Amiche.
Notte e la fortuna di avere amiche.
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