Ho assaggiato tanti gusti nella vita e capisco che si possano confondere. Soprattutto, nel caso in cui si voglia seguire l’onda d’urto di un mondo ingrigito.
Eppure oggi, quando ho sentito della liberazione di Silvia Romano, di gusto ne ho sentito uno solo: quello della felicità.
In questa pandemia, anche dell’anima, non mi interessa altro: una donna è salva e che donna. Una di quelle che si prendono cura degli altri, costi quel che costi.
E io sono felice che qualcuno si sia preso cura di lei.
Solo felicità: il resto scivola via.
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