Basta che entri in gioco il vento, la sua beffarda attitudine a scompigliare nuvoli e pensieri, e il mio sguardo si perde ancora nel cielo, fra quelle strane creature. Le forme più bizzarre che si sfaldano e si ricreano, gli uccelli che sembrano cercare la corrente giusta per fare meno fatica o per scivolare verso il loro destino, le foglie che si mettono a loro volta a danzare.
Tutto in volo, nella stagione che accarezza i miei brividi e li trasforma in fragili sogni, ancora.

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