Sono affascinata da una frase in un libro su padre Pio. Non la pronuncia lui, ma un teologo. E si dice che non si possono contare gli angeli, sono molto più numerosi degli uomini, anzi infiniti.
L'idea che contarli sia impossibile, colora di altra luce questa primaverile giornata. È come se gli angeli fossero in ogni angolo, anzi di più. Allora, che bisogna temere?
Per pregare provo a scomodare la mia lingua e ripasso i termini dal pà Carloeu. Angar, angioli, dice, aggiungendo un'espressione per un tuono a ciel sereno: i angiar in adré a giügà i bògi.
Che gli angeli si mettano a giocare a bocce, e un tuono lo annunci all'improvviso, mi fa sorridere come una birbante.
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