Ma dove lo rovesciamo, tutto questo tempo? In un contenitore che scuotiamo e buttiamo poi via?
È tempo di fermare il tempo. Capire, nelle pieghe più profonde, che nessuno è immortale e un nostro attimo nella nostra corsa folle merita la sua attenzione. Che nemmeno noi immortali siamo, per quanto ce la tiriamo.
Frammenti di polvere, neanche calcolabili in una clessidra, diciamo: non abbiamo tempo.
È tempo di fermare il tempo, di ascoltare vecchie storie, anche cento volte e cento volte cambiate. Di perdersi negli occhi di chi ha tanto lottato e di ritrovare i nostri. Di piantarla di pensare che il mondo non può stare senza di noi.
In modo maldestro ho deciso di fermare il mio tempo e ringrazio chi l'ha fatto per rendere felice mia madre, e anche me, in queste ore di festa improvvisata. Scendendo dal piedistallo del suo tempo, immerso nella nostra polvere che è di terra e stelle.
Nessun commento:
Posta un commento