Come quella ragazzina che vegliavo, quasi controvoglia, perché fremevo per poter vagare e ritrovare la mia meta in un luogo santo.
Ma sua madre mi aveva chiesto questo favore per avere un po' di libertà e sbrigare delle commissioni. E lei già dormiva, le tende tirate sul pomeriggio vagamente luminoso. Io aggrappata ai miei quaderni per domarmi, finché lei sobbalzò e si sollevò sul letto, guardandosi intorno. Gli occhi si colorarono di tremore, fino al momento in cui incontrarono i miei.
"ci sei tu" disse e tornò a dormire.
Ripenso oggi a quella ragazzina che sarà grande e mi ha insegnato tanto in quei giorni. Lei mi ha detto una frase speciale, che ancora esercita un potere immenso su di me.
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