Non credere che ti abbia scordato, anche se sembrano secoli. Tu appartenevi ai miei primi passi, e ora se mi guardo indietro sono trascorsi quasi 20 anni.
Libro con dedica intrigante. Concerto di Aerosmith con la tua benevola intercessione. Telefonate interminabili e indimenticabili, quando non esistevano i cellulari. Cassette duplicate per condividere. Conversazioni così belle e così pure, tra musica e fumo inventato, che non poteva esserci che qualche idiota che cercava di insinuare dubbi.
Fratello. Quasi vent'anni. Avessi appeso il telefono muto e fossi corsa a bussare. Anche ad abbattere quella porta se necessario.
Ci sono luoghi dove non sono più andata, senza te. E sono trascorsi quasi 20 anni.
Perdonami se fuggo, anche queste ore di triste ricordo. Ma non fuggo mai veramente via da te. Sfiorerò la tua pipa, e aspirerò ancora il suo profumo. Che è rimasto, di te.
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