Il primogenito di casa Meschi venne al mondo un giovedì: quella frase resta sospesa nell'aria, e ci pare di vedere questo bambino che è nato in un periodo speciale, a poche settimane dalla fine della guerra. Un profetico segno di speranza, scrive Cristina.
Un segno che si è rinnovato nella sua intensa vita e dopo la sua morte. Oggi non c'è compleanno che tenga: è il giorno di don Isidoro. E porta sorriso e speranza, più che mai.
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