No, non guardo la tv. No, non mi interessano le vostre partigianerie. No, non mi ricordo che cosa state indossando oggi, niente di ciò che vi sfiora soltanto resta impresso in me.
E dove vivo? Nel mondo.
Ne colgo i colori, con i miei incerti occhi. Respiro il profumo, anche assordante. Ascolto la lingua delle creature, che voi ritenete inferiori, e da cui non smetto mai di imparare.
Dotti maestri, poveri maestri, fissate voi stessi.
Guardare e molto di più, il mio ispido cammino.
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