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SOLO 800 MILIONI DI RESPIRI

sabato 28 gennaio 2012

Primordiale, questa neve

Così addomesticati, eppure con uno strano, primordiale istinto che resiste dentro. Qualcuno la può chiamare suggestione per il totoneve e gli annunci che, quelli sì, fioccano. Quando al mattino ti svegli e fiuti qualcosa di speciale. Anche solo un silenzio che svela: qualcosa sta per accadere.

Sì, chissà perché quando è in arrivo la neve, la città diventa più silenziosa. Come se si raccogliesse, per accettare la sfida o per fuggire. L'aria ti punge, come aghi raccolti frettolosamente in una coda di cavallo. E ti frusta, ti frusta. Tuttavia, ti fa sentire bene. Non vuoi gridarlo, eppure è così.

All'improvviso, l'incazzatura per i disagi che incontrerai, persino i brividi che non ti deliziano... tutto diventa sopportabile. Un compagno di dialogo ti fa ripensare a quelle scivolate in montagna, quando non c'era lo slittino e andava alla perfezione un sacco della pattumiera. Come si viaggiava velocemente, grazie papà.

Sì, tutto si sopporta, anche quando i fiocchi arrivano sul seiro. Perché ti senti un tutt'uno con questa pazza natura. Che più  pazza (e primordiale) di te, forse non lo è davvero.

2 commenti:

  1. Marilena, che biancore straordinario! Luminoso e soffice! Mi hai fatta pensare a mio nonno. Niente montagna per noi, ma divertimento uguale: attaccava lo slittino dietro alla cinquecento blu, e, a passo d'uomo, mi trascinava per le strade (secondarie) di Busto!
    Ciao,
    Francesca

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  2. Che spasso: questa era sì la neve! speriamo di riuscire a viverla ancora così, con o senza bacchetta magica. Abbraccio!

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