Mi spiego meglio su Cassano and C. Se volevamo una sua illuminante dissertazione sull'omosessualità o altro delicato argomento, significa che siamo andati fuori di cervello.
La realtà è un'altra: è che si va apposta a inzigare, perché si può già in gran parte prevedere ciò che dirà Cassano o una buona percentuale di calciatori. Perché vogliamo il sangue, lo pretendiamo. Parlo dei giornalisti e non solo. E' troppo facile, è scontato.
Io adoro Totti ed è il mio capitano, ma se decido di iscrivermi al corso di psicologia o di matematica non chiederò consiglio a lui. Se vado a chiedergli cosa ne pensa del percorso epistemologico moderno, o sono scema o voglio umiliarlo.
Sì, Cassano è un giocatore della nazionale, ma non è in quel ruolo per la saggezza dimostrata negli anni. Non è migliore o peggiore di tanti altri.
I peggiori, siamo noi. Che andiamo a parlare di un tema serio per farlo sputtanare e per riempire i giornali o le tv, per uno straccio di visibilità. Non interroghiamo certo Cassano perché abbiamo a cuore i diritti degli omosessuali: così anzi aiutiamo a calpestarli.
E intanto si rinnova una delle maledizioni italiane: mai che qualcuno faccia solo il proprio mestiere. E che gli altri lo aiutino a svolgerlo decentemente.
Cassano ha detto ciò che molti pensano e che non osano dire. !e lo chiamano "politically correct" si traduce con paraculaggine!!!!
RispondiEliminaio non la penso come lui, ma credo in effetti che tanti che si scandalizzano ufficialmente siano poi i primi a calpestare di fatto i diritti altrui e in questo caso quelli degli omosessuali
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