C’è un rumore protagonista in Via col vento, come un
talismano contro l’autodistruzione del mondo. E’ il fruscio delle sete, quel
mormorio che fanno i vestiti in ogni tempo. Può avvenire alla festa delle
Dodici Querce, ma anche nel cuore della guerra apprendiamo che “le donne
facevano frusciar le sete”.
Abiti immensi o rammendati. Ricavati da stoffe pregiate o
dalle tende di casa. Sottane che rivelano la conversione di Mammy, ora lieta di
Rhett perché è nata una splendida bambina. Sete che combattono tutto e arrivano
a tessere una ninna nanna per addormentare le paure.
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