Amo i pensieri che non si fanno vedere. Non si mostrano in mille e vane parole, ma cominciano a camminare quando sono pronti. E se non lo sono ancora, si frenano, inciampano, ma in qualche modo si rialzano.
Li amo perché sono leggeri e perché sanno ridere come bambini. Che sono sottili, come capelli che al sole acquistano una loro aureola. E non perché siano santi: sono soltanto l'occasione di volare al vento rimanendo fedeli alla radice.
Pensieri che non si mostrano. Pensieri che camminano e prendono per mano gli altri.
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