sabato 7 luglio 2012

Chi rimane con te

Quando l'atmosfera si fa rarefatta, quasi dura, e tu sei china su compiti che ti schiacciano, puoi girarti e renderti conto che c'è chi rimane con te.

E' importante, ma non basta a salvarti, a spronarti. Penso a Rossella quando lavora in quei campi di Tara che prima vedeva solo da lontano. In un quadretto di Via col Vento, al suo fianco si trovano Dilcey e Prissy. Solo che quest'ultima - la figlioletta - si comporta come l'abbiamo conosciuta ad Atlanta. Lamentandosi, e raccogliendo pigramente. Invece, la madre si adopera instancabilmente, silenziosamente, come una macchina. Così la descrive Rossella che, seppur concentrata su se stessa e su Tara (ormai una cosa sola), si commuove. Le promette ricompense, assicurandole che non si dimenticherà.

Quando raccogliamo il cotone sotto sole nei campi, possiamo avere la fortuna di non essere soli. E dobbiamo essere grati a chi resta lì, non per facciata o magari rendendo il nostro carico sulle spalle più lieve. Ci sono coloro che rimangono perché devono e hanno la testa altrove; ti fanno sentire più solo, è il rischio.

Altri restano con te davvero. E anche se il sole ronza nelle orecchie, proseguiamo.

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