Che emozione parlare la mia lingua con una creatura straordinaria che è lontana. A lei affiorano lacrime ricordando una persona cara che quel dialetto dolcemente parlava.
Io mi trovo piuttosto tremante, perché temo di usare male quei termini, deformarli e rubare loro la poesia. Se ci ragiono, sono perduta. Devo levare freni e razionalità, per far affiorare qualcosa di più profondo. E scorrono le parole, e forse non siamo noi a pronunciarle.
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