Mi ripugna la battaglia ben prima della guerra, ma non mi faccio schiacciare. E se qualcuno ancora è tentato di scambiare la gentilezza per debolezza, l'ascolto per resa, la mano tesa per una sottomissione, so a chi affidarmi.
Mi guiderà il mio lago, la sua fissità sempre mutevole, le sue certezze racchiuse nell'acqua, capace di sprigionarsi in un moto di ribellione quando li vogliono far fare cose che non sono nella sua anima.
Mi guiderà il mio angelo, quello che protegge me, tutte le creature, gli animali, le piante, le tracce microscopiche di vita quasi come me. È molto più difficile schiacciare i piccoli, checché se ne pensi.
Il mio lago mi ha presa, cullata, insegnato l'amore, quello che non si tradisce. Il mio lago mi ha costretto a specchiarmi senza alibi ed è per questo che sono più forte.
Anche quando sembro compressa nell'inverno, è per gettarvi in faccia i miei germogli. Il mio lago mi guiderà e non riusciranno a prendermi.
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