Non è il mio film, neanche questo, ma io sì, sono protagonista. Nel buio
non devo fingere di vedere, quindi riesco a farlo davvero.
Stanca degli insegnanti che neanche hanno iniziato a imparare, dei villani che non
riescono ad avere una parte e bussano qui, di chi ti pretende disponibile al
primo colpo ma non c'è mai quando vorresti, del dolore altrui che so gestire
meno del mio, aspetto che sullo schermo parallelo la storia si dipani.
Non l'ho voluto io il mio film; sfioro di speranza il regista e tanti attori chissà da
dove sono arrivati. Non so cosa accadrà, se spiazzerà la mia mente pur plasmata
da eventi improbabili, come sta facendo lo schermo parallelo. Oppure se mi
confermerà tutto, mi consolerà, mi ferirà. So che ci deve essere un luogo
inaccessibile a squilli, verità sbandierate, indifferenza e meschinità. Ci deve
essere un buio buono che voglia solo proteggerti.
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