Scusami, Alice Cooper, se ti tradisco subito, ma ho già confessato che mi ha colpito ugualmente o ancora di più poche sere fa a Milano.
Mick Mars. Silenzioso. Con una malattia, che ha cominciato il suo triste lavoro fin da quando lui era giovane. In teoria, l'ha frenato, limitato, ferito.
Invece, quando le luci si puntano su di lui, persino quando lo nascondono, avverto una forza più irresistibile.
Mick con la sua fottuta chitarra, le sta suonando al fottuto mondo, per dirla in motleycruese. Preciso e libero, come una farfalla. Un assolo che fruga tra i nostri accordi sbagliati.
Dovevo arrivare fino a questa notte milanese per dirti…
Grazie Mick Mars, farfalla dei Motley Crue che ci libera.
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