Per me la pace è ascoltare prima il mio cuore prima del flusso di pensiero certificato dai social. Piangere tutti, senza sentire esaurito il compito. Anzi, avvertire come non abbia fatto quasi nulla.
Per me la pace è ribellarmi ai luoghi comuni, dei razzisti dichiarati o dei solo apparenti pacifisti, di chi viene bollato come rozzo o come intellettuale.
Per me la pace è ragionare con la mia testa, malconcia, malferma.
E prima di tutto capire, che della pace non sono degna nemmeno lontanamente.
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