Abbiamo gettato al vento una vittoria, ma io guardo i nostri tigrotti e sono felice. Il combattimento vero e sano sotto gli occhi per gran parte della partita, il gol delizioso di Calzi, ho toccato ferro solo quando il Vicenza è rimasto in dieci, perché la superiorità numerica spesso ci smonta e ci punisce.
Non è così, i ragazzi hanno sempre tenuto duro e pagano quella ingenuità.
Alla fine vi applaudiamo, ci applaudite.
Perché questo siamo, noi bustocchi e voi che indossate i colori della nostra Pro Patria.
Siamo persone che oggi si sono sobbarcate una coda chilometrica e diversi si sono fatti un doppio giro, dai popolari alle biglietterie, per le tessere non valide. Era sul sito internet e a tanti è sfuggito. Ma tra quei bustocchi c'erano anche anziani, che nel dubbio vedendo gli altri si sono trascinati fino alle biglietterie.
Ne avevo uno davanti, e quando sono tornata verso l'ingresso dei popolari, mi sentivo in colpa io vedendolo camminare piano e con il fiatone.
E' entrato dieci minuti dopo, allo stadio, e ringrazio il cugino Marco che è andato alla base della scala per aiutarlo a salire, così stanco.
I bustocchi, i valligiani sono questo. Non altro.
Sono quelli che ricordano, come grida lo striscione dedicato a Giorgio Campo. E che vorrebbero che gli altri mostrassero uguale memoria.
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