Quando sono a Casa, cerco sempre istintivamente le anime gemelle. A Roma insomma ho bisogno di fratelli romanisti come il pane, visto che qui siamo pochi (ma ottimi).
Eccomi a intervistare persone della mia terra, che gentilmente mi invitano a un brindisi. Ma non posso mangiare, quindi mi devo far sfuggire il buon vinello. Facciamo così, alzo il bicchiere e sfioro solo.
Il brindisi è doveroso a loro e a chi fa tanti sacrifici. Ma sono a Casa, posso posso dire anche un forza Roma? In un angolo della taverna, ci sono due signori che mi sanno di laziale. Non chiedere nulla, implora Arguta Paffuta.
- siete laziali?
-no, juventini
Cavoli, sono a Casa e mi devo sforzare assolutamente di essere gentile con gli juventini. Ci provo, su Malu, evoca qualche augurio positivo.
Ce la faccio: be', in bocca al lupo.
- ma signora, proprio al lupo?
Volevo essere gentile, giuro.
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