Mi accolgono i datteri che hai tenuto da parte per me. Io amo quelli morbidi e pensierosi d'Israele. Offrono nutrimento anche alla mente.
Il morso prudente per timore del nocciolo, poi la liberazione e la possibilità di gustare tutto ciò che si arrende.
Quel gran dattero della vita, che non si sprigionerebbe senza quel primo ostacolo.
Nessun commento:
Posta un commento