Perse cercando la stazione metro tra il groviglio di auto, riusciamo a conquistare uno spazio protetto a Milano.
Quasi protetto. Perché mentre parliamo lungo la via, un clacson ci fa sobbalzare sul marciapiede. Essendo pedoni, non abbiamo luci spente o portiere aperte, quindi proseguiamo. Un altro clacson, un furgone. Quello di prima era un camion.
Stavamo parlando di Esposizione universale, di mondo che cambia di corsa, di futuro e progresso... Ma di che stavamo parlando, quando un autista, anzi due in pochi minuti, nella moderna Milano sente il bisogno di suonare il clacson quando scorge due donne?
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