Restiamo, restiamo tutti.
Tant'è che oggi sono tornati prepotentemente i tempi della Baraonda. Chiudevo gli occhi e ci rivedevo tutti insieme, a fabbricare idee, scritti e vignette con la scusa del Carnevale. Quanto si lavorava alla rivista, quanto si beveva e mangiava, quanto si viveva.
Poi il mondo sembra essersi perso, cioè ha perso la voglia o la capacità di sorridere. Ma noi no, ne eravamo ancora pieni. Ci sentivamo ancora come quella squadra, che aveva sempre desiderio di condividere e bastava poco, pochissimo per improvvisare un brindisi o un verso, meglio se pungente senza fare male.
Anni, secoli fa. E poi Augusto se ne va a scrivere e tirare le orecchie al Padreterno, che non si offende. Quando ci troviamo, quelle poche volte in cui riusciamo, lo sentiamo ancora.
Adesso sei andata a vedere da vicino Augusto, come tira la barba al Padreterno, che forse ride pure. E devo essere matta, perché vi sento ridere tutti insieme.
Siamo una squadra sparsa e sfilacciata in apparenza. Eppure ci troveremo e basterà poco, pochissimo per improvvisare un brindisi o un verso, meglio pungente se fare un male.
ciao, cara.
E' proprio tutto vero cara MALU
RispondiEliminaLa squadra è pronta e si è riunita subito
Sono abbastanza certa - e lo era anche Milena - che adesso faranno veramente una bella Baraonda
Ecco perché il saluto deve essere proprio un brindisi alla vecchia maniera, già definito l'ultim bicèr ....
LELA