Edimburgo e Glasgow, due poli contrapposti nel referendum dell'indipendenza. No, non è così, perché questa è la Scozia, non l'Italia.
E dopo aver camminato con le scarpe di questo popolo, ancora un volta, mi viene da dire guardando a tanti concittadini impegnati a commentare con i soliti toni e tante certezze.
Piantatela, se volete e potete, di buttare tutto nei partiti, neanche in politica che sarebbe nobile e che è quanto si fa qui. Piantatela di fare la tifoseria a priori e gettarvi pro o contro chi vi suggerisce la tendenza.
Qui c'è un popolo coraggioso e gentile, che ha collezionato ferite e ha preso una scelta con maturità, dividendosi per un giorno, per camminare ancora insieme. Da italiana potrei dire: dividendosi quasi a metà viste le percentuali, ma qui non si usa così, si vince o si perde. Ma non si vince contro l'altro.
Quanto ha ragione, Gianni Riotta sulla Stampa: il Regno Unito non sarà più quello di prima.
Proviamo a cambiare anche noi?
Ps un grazie speciale all'Eco di Bergamo che mi ha pubblicato l'articolo sulla giornata con i yes and no supporter e la fantastica foto di Fiona.
Ho sfogato cinque minuti di riflessione libera in g+1...
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