sabato 27 agosto 2016

Notte e picchi i pugni

A volte sembra che ti addormenti sorridendo; altre che picchi i pugni per non cadere vittima del sonno e lucidare le luci, ancora.

Io non so chi sia mai tu, mio lago. La collina ti veste di scuro, per confondermi le idee. Ma forse sono io a farlo.

Mi sto quasi addormentando con il sorriso, poi picchio i pugni per non cedere e stare a guardarlo, ancora.

Vuoi vedere che siamo così simili, ed è per questo che non ci rincorriamo, ma sempre ci aspettiamo placidamente.


Notte e picchi i pugni.

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