A volte sembra che ti addormenti sorridendo; altre che picchi i pugni per non cadere vittima del sonno e lucidare le luci, ancora.
Io non so chi sia mai tu, mio lago. La collina ti veste di scuro, per confondermi le idee. Ma forse sono io a farlo.
Mi sto quasi addormentando con il sorriso, poi picchio i pugni per non cedere e stare a guardarlo, ancora.
Vuoi vedere che siamo così simili, ed è per questo che non ci rincorriamo, ma sempre ci aspettiamo placidamente.
Notte e picchi i pugni.
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