Non sento il gelo con i miei amici, neanche quando sul campo inghiottiamo gol e ingiustizie.
Non importa, il capitano segnerà due reti e andrà tutto a posto. Keep calm and sperem, grida l'ultima pagina del Tigrottino.
Ci spero, sono serena: sarà un attacco di follia. Ma so che in campo deve andare in onda (anche sulle pozzanghere) la legge del capitano e noi non ci tiriamo indietro. Nessuno può farlo. Anche chi è incerto, reagisce, trascina, colpisce.
Non c'è più nessuno che si possa sottrarre. Sotto di un giocatore, chi se ne rende conto?
Il capitano vuole correre ancora, gli anni gli scivolano via. È un esempio che non ci fa amare solo la Pro Patria (lei è legata per conto suo stretta stretta al nostro cuore) ma il calcio che ancora può esistere.
Signori: Matteo, Matteo, Matteo Serafini.
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