Lei che è figlia d'arte.
Una frase che rimane in sospeso tra stoffe e colori, quasi mi sfugge, ma la sto solo riponendo. Più tardi, riaffiora timida e mi guarda: parlava proprio a te.
Non sono figlia di un giornalista e in apparenza sono andata così lontano, prima di tornare indietro. Sono figlia di un tessile. Di un meccanotessile, cioè colui che ancora prima tracciava la strada, prima che cantassero i telai, dava loro la voce.
Lei che è figlia d'arte. Chissà perché certi figli d'arte si inquietano. Io darei molto, per sentire ancora questa frase, magari davanti a te che ti stimi tutto.
La vera arte è questa.
Buona festa, papà. Dalla figlia tua d'arte, con poca arte, ma innamorata.
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