Mentre si smorzano i nostri discorsi del giorno, si affaccia la tv con il suo sguardo tra i poveri. Ci toglie le ultime parole. I sacchi con il pane e le poche altre certezze che mancano, che vanno chieste agli altri.
Il vento corre incerto e ci guardiamo con il medesimo pensiero: questa notte qualcuno dorme alla stazione? O in un'altra postazione di fortuna? C'è un cielo che si piegherà a proteggere quello che non vediamo?
Così vicini, così invisibili.
Notte con i poveri, che sono i nostri poveri, che siamo noi.
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