domenica 3 agosto 2014

La conquista e la vacanza

I miei nonni erano operai che avevano scelto un appartamento piccolo, troppo piccolo nella casa del Cotonificio, per paura di non stare nelle spese. Quando si resero conto che ce la facevano, prestando attenzione, decisero di coltivare un sogno, oltre all'orto davanti al palazzo.

Intendevano tornare nella loro Valle e costruirci una casetta. Ci vollero tanti anni, e tanto lavoro. Tanti lavori, anche. In questo modo, un sogno per loro più più ingombante scivolò via, neanche fu preso in considerazione: le vacanze.

Tranne una volta all'anno, se si poteva. Un giorno all'anno, navigando a metà secolo. Si prendevano i mezzi e si raggiungeva con tempo e pazienza Cernobbio. Il lago di Como, chissà se per omaggio anche alla bisnonna Serafina, che in quella provincia era nata, ma lontana da quello specchio d'acqua.

Si partiva e bisognava farsi immortalare davanti alla fontana. Mia nonna Argia (la seconda sulla destra) era felice di stare insieme ai suoi due uomini, marito e figlio. E di avere con sé la famiglia di sua sorella Antea, la deliziosa donna che mi ha vestita a suon di abitini di maglia nella mia infanzia: ciascuno in questa foto mi è caro ed evoca ricordi. Per i nomi pittoreschi, chiedete proprio alla bisnonna Serafica, lettrice accanita.

Io, ora, davanti a quella fontana spesso mi trovo per lavoro e sono grata perché in questa terra, in questo lago ho trovato persone che mi hanno permesso di scoprire molto, del mondo e di me. Anche in una villa bellissima, dove in queste settimane l'artista Elena ha offerto la sua visione delle donne, compresa la piccola Malu.

Così spesso in un luogo d'incanto, che per i miei nonni era una conquista durissima: l'unica vacanza, aspettando di coronare un sogno, l'unico che importasse, tornare nella loro amata valle.

1 commento:

  1. Cara Marilena, è bellissimo ciò che hai scritto!! i tuoi nonni facevano parte di quella meravigliosa gente di tantissimi anni fa!! Semplice ma di grande diginità ed educazione!! Ora che sono lontana da casa mia, capisco profondamente i tuoi nonni ed il desiderio di tornare al loro paese natio!! Se tu lavori lì ora, nulla è per caso, credo che tu lo sappia meglio di me :)!! Brava, come sempre!!

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