Tutta questa fibrillazione sui Lego mi sprofonda in un'epoca lontana. Tanti anni fa, quando c'era una ragione oltre alla natura libera e ai nonni, per andare in valle.
Un abbraccio, una corsa verso l'orto, una carezza ai gatti, infine su in casa. Nella piccola sala, costellata di soprammobili impeccabili: roba da esitare quasi, quando balenava l'idea di muoversi.
Eppure c'era una scatola dove mattoncini colorati costruivano un'altra vita. I lego. Li rivedo, se fisso qualche istante.
Costruzioni inventate contro i vuoti della vita.
I lego, piccoli castelli in aria. Chissà dove sono finiti, in qualche sacco della pattumiera buttato quando non ero abbastanza grande per capire.
Nella stanza dei lego, nulla può accadere.
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