Nell'eco dei sogni risuonano ancora i passi della tua ombra, aggrappata alla chiesetta. Nulla si muove, forse nemmeno tu: eppure ti tradisce quel rumore.
La porta chiusa, da cui riesci a vedere le statue almeno parzialmente si direbbe: ma si, ti spalancano sull'infinito.
Sei tu, sei la tua città, sei dove tutto si svolge che tu ci sia o no. E risuonano ancora i passi, quando sogni, quando ricominci, quando ti riposi.
Nessun commento:
Posta un commento