Sei nato prima di tutti, prima che io potessi accorgermi che i tuoi genitori e io, tutta la nostra generazione, crescevamo o che scoprissi cosa significava. Prima che io mi affidassi a finzioni o facili illusioni in questo campo.
Tu eri la realtà che correva così veloce, da poterla quasi solo ammirare.
Oggi sei grande, e di una bellezza che grida tutta quella della tua anima. Non oso quasi parlarti. Mi fermo ad ascoltare la tua musica, quando possiamo, e mi chiedo come sia possibile germogliare così rapidamente e con una tale perfezione. Quella che ti permette di sorridere, solo perché aiuti gli altri a fare altrettanto, a farlo prima. Contemplo le tue foto e ammiro la tua luce, specchio dei tuoi genitori insieme da sempre e in te.
Sei nato prima di tutti. E a volte, spesso, mi sembra prima di me.
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