Corri nel buio, inosservato quanto basta per essere libero. La torcia pronta a scattare solo in caso di estrema emergenza.
Nell'oscurità ti senti protetto ed esposto, allo stesso tempo. Poi, quando quel buio è così fitto da farti male, trovi un punto chiaro, splendente davanti a te. E siccome sei realista a sufficienza, pensi di aver schiacciato inavvertitamente la torcia. Quando ti accorgi che è una luce troppo delicata: allora sarà la luna, ti dici.
Ma il cielo è color carbone e tu non ti raccapezzi più, finché ti arrendi.
Quella luce c'è, e basta. Da dove venga conta meno di dove andrai. Così, sospinto dal suo tocco gentile, stai già camminando. Dolcemente.
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