Chissà come si festeggiano i compleanni, in cielo. Se l'eternità si ferma a sorridere a un tratto di strada.
Io che detesto novembre per troppe ferite, contemplo quest'ultimo giorno di ottobre con un po' di malinconia. Mi è sempre rimasto impresso che era il tuo compleanno, per la data particolare e per le feste arretrate.
E questo mi riporta a un'altra festa, che a dire il vero non rammento se fosse di compleanno o solo un pigiama party di tardiva sensazione adolescenziale. Qualcuno mi aiuterà.
Mi rammento solo il lago, la serata di giochi, l'uscita galeotta in pigiama a fare rifornimenti e la preghiera che la pattuglia all'incrocio non fermasse proprio noi, beate creature in pigiama e camicia da notte. Per esorcizzare, programmavo già la telefonata: ciao papà, sono in commissariato. Preghiera ascoltata, in una notte.
E quante altre che sembrano trascurate, ci portano a un sorriso quando meno ce l'aspettiamo.
Buon compleanno, in cielo. Senza pigiami e senza pattuglie, ma magari con le carezze del lago.
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