Che poi è uno stupendo caso di titolo secondo. Perché non dimenticar è timido, finisce tra parentesi dopo il grido soffocato "T'ho voluto bene".
A noi i secondi piacciono moltissimo, anche tra le canzoni, quindi ribaltiamo il titolo dal cassetto, tanto più che per una volta è quello che è rimasto più impresso. E' una malinconia, un arrendersi al destino che separa, dichiarando la propria innocenza. E aggrappandosi a quell'invocazione: di questo amor un sol ricordo t'appartiene, non gettarlo ancor fuori dal tuo cuor.
Quell'ancor lascia spazio alla debolezza umana, alle sue amnesie che si rivestono della scusa del tempo. Ma chi rivolge questo invito accorato, è convinto che non scorderà mai. Si è sempre dall'altra parte, in qualche modo, nella vita o ci si ritrova.
T'ho voluto bene (non dimenticar), di Redi e Galdieri, e cantata da chi preferite, canzone per il giorno.
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