Quando torno, tu ritiri anche le orecchie per correre più veloce da me. Poi approfitti del primo istante di disattenzione per rubarmi le ciabatte.
Sono troppo stanca per rincorrerti e riprendermele, così stupidamente ti imploro. E tu, dolcemente crudele, le mordicchi nella tua cuccia. Di tanto in tanto torni da me con il tuo trofeo per mostrarmi il tuo ardire.
Sei una reginetta sfacciata che non mi resta che amare.
Notte, con le ciabatte rubate.
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