Sono nata davanti al castello, quello costruito da mille soldati del tessile. Mio nonno era tra loro e ha sudato una vita intera.
Poi, quando si è trattato di nascere, sono venuta al mondo all'ospedale che non lontano si affacciava, ma il primo spettacolo che mi sono presa sul balcone di casa, era quello di un castello austero. Due torri vegliavano e io non sapevo che dietro c'era un fantasma desideroso di non lasciare, perché ancora aveva radici di vita nella terra.
Io guardavo il castello ignara, poi ne sono fuggita. E quando torno, i telai non cantano più ma almeno sono salvi in un abbraccio. Di cui, in qualche modo, faccio parte.
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