Abbiamo sempre una marea di ricette mischiate a critiche per quando gli altri sbagliano. Ma fermarsi anche a chiedere: perché uno sbaglia?
Perché non lo sa, perché non gli hanno insegnato questo, perché se n'è fregato, perché si è intestardito, perché è cattivo e basta.
E poi avere il coraggio di scegliere con cupa determinazione uno di questi perché. Pensando che qualcuno potrebbe accostarlo senza pietà a noi. Oppure neanche porsi maldestri perché, condannandoci e basta.
Ci sono anche quelli che sbagliano perché non sanno e se ne fregano. Sono imperdonabili, ma esistono ed è difficile sopportare quando si accompagnano a tracotanza. Perdonami!
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