Quanto trafelata io arrivi, non importa. La messa degli alpini sta già riscaldando un'aria che in questi giorni vive di un calore innaturale: ha bisogno di carezze di realtà.
Un rito antico, sembra nuovo. Canti lontani che hanno accompagnato sofferenze e speranze, ora guardano proprio me.
E in questi istanti, nel parco pallido di emozione, sento la fede testarda di tanti alpini. Contemplano i gesti coraggiosi di don Carlo Gnocchi. Perché quanto coraggio ci vuole a combattere, per chi usa.E quanto coraggio ci vuole celebrare per anime come queste, pure e dilaniate.
L'attesa con don Gnocchi,cambia tutto.
io sono grata agli alpini, e al mio santo, perché il Natale aspetto davvero. Con loro.
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