Al termine di una giornata che sembra impigliata nella morte, un rocker gentile mi porge una medicina.
Hai accompagnato all'ultimo viaggio una giovane donna, che avevi visto tifare, manifestare la sua gioia e - quella volta finale, poche settimane fa - ascoltare attenta al club cosa accadeva nella sua Pro. Si alzava con il suo viso attento, si alzava un pochino come per non farsi notare e ascoltare meglio. E' tornata lì pochi giorni fa, a giocare in quella stanza. Non la vedrai più, non la vedremo più. Simo, ma tu non te ne vai davvero, no?
E non sentirai più le graffiate di Lemmy, guardare le sue foto ti trasmetterà un magone strano, di cui in fondo già erano intinte. Tu sai che il rock va avanti per sempre, e allora - sembra scrutarti e dirti - che frigni a fare.
Finché arriva il rocker gentile che mi porge un video e una canzone nota, una delle prime assaggiate nella mia vita, un inno dei Kiss (a proposito, com'è tenero il messaggio di Gene Simmons a Lemmy).
Noi comunque continueremo a gridare e ci daranno dei matti: be', lo saremo. Ma la notte scorrerà tutto a rock and roll. E sarà una festa dopo l'altra, come quelle che ci promettono dopo. Da noi, no, è già iniziato.
Forse il party, è solo cominciato.
Rock and roll all mite, Kiss, canzone per la notte e ogni notte.
THIS NIGHT IS WAITING AGAIN FOR YOUR ROCKING! GO AND ROLL!
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