Il mio maestro ha novant'anni, dicono. Roba da non crederci, perché è sempre un cortese ragazzo, pieno di energie e di voglia di creare.
- Ginetto, si potrebbe fare così?
- Aspetta un momento.
Due minuti dopo, arriva con un'idea, una soluzione, di solito già un foglietto elegantemente vergato.
Io mi sento minuscola e fiera, davanti a lui, come le pianticelle che abitano vicino alle querce. Ne sento ogni beneficio, perché lui vuole condividere la gioia di vivere con gli altri: come quando mi offrì questo melograno del suo giardino, specchio di un augurio infinito.
Ecco, che auguri porgo a Ginetto Grilli, poeta, scrittore, musicista, organista dalla stupenda voce, a essere precisi, artista insomma che parlá l'é fiá. E ottimo marito, papà e nonno. Ma qui non si finisce più e io arrivo in ritardo. Arrivo in ritardo a dire: grazie Ginetto.
Se lo dici anche tu, che hai novant'anni oggi, ci credo. Anche perché le tue parole sono sempre sincere, scorrono in scioltezza ma mai una di troppo. E mai una contro gli altri, il che - l'ho sempre pensato - è forse il tuo vero ingrediente segreto.
AUGURI E GRAZIE
... quanto vi adoro in queste espressioni di reciproca bontà e allegria! Buon SEDICI, amici!
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