La pioggia ci sospinge, come una mamma con i suoi cuccioli: calmi, ragazzi, da quanto non vi concedete una pausa solenne e allo stesso tempo lieve?
Da quanto non siamo fieramente pigri. Da quanto non scopriamo che non è obbligatorio correre verso una meta, che ci appartenga o no.
Eppure, non è lei che decide. Solo, suggerisce: e noi potremmo persino ascoltarla, anche quando corriamo con la cucciola sull'erba bagnata. Ubriachi di libertà e profumo di primavera, decidiamo noi.
Notte e la pioggia non decide.
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