Non potrei descrivere le emozioni di questi giorni, il cercare di trasmettere qualcuno che non conoscevo, eppure con naturalezza mi sembra di conoscere da sempre.
Grazie a lui ho ritrovato un tessitore che pensavo lontano, ne ho conosciuto un nuovo, ho cercato di consolare un amico e oggi ho potuto ascoltare un figlio.
Anch'io sono una figlia.
Un papà che sapeva lottare, amare, aiutare, se n'è andato una mattina e non ho trovato più il bandolo della matassa di me stessa. Sono andata avanti, per lui. Sono andata avanti, per me, come mi spronava a fare.
E oggi mentre ascoltavo un figlio, io pensavo, gli dicevo: ci sono passata anch'io.
Lui mi rispondeva: lo so, lo sento.
Non ci conosciamo mai veramente, eppure ci troviamo solcando la stessa strada. E cerchiamo, ancora.
Notte, e ci sono passata.
Nessun commento:
Posta un commento