Mentre ti ascolto, lampeggia insidioso l'ispettore Barnaby. Forse è suo cugino, mica ho capito bene, ma l'imperturbabilità è la medesima.
Gli fanno fuori una dopo un'altra le vittime di turno e lui non si scompone. Io, si intende, ero già in panico quando un compagno di banco si è scottato da solo.
Barnaby come la signora in giallo e altre brillanti invenzioni, che tuttavia devono esistere davvero, almeno in un angolo della mente.
Il mondo precipita, ma loro no. Finché trovano la soluzione. E quando sono sicuri del colpevole, ecco, solo in quel momento percepisci una debolezza: un battito di ciglia, un gesto fuori programma, una sfumatura soltanto. E quella, mi sa, è la loro forza.
Notte e imperturbabile come l'ispettore Barnaby (potessi essere).
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